in principio fu il cartoncino semi rigido che nonna scartava dalla confezione dei collant. poi un fugace flirt con la carta del salumiere, che si innamorò a breve della grande distribuzione, lasciandomi per sempre quel ricordo giallo e poroso…
qualcuno se la ricorda quella fantastica sensazione che scaturiva nel toccare quella carta grossolana? o come l’inchiostro del pennarello si impadroniva della fibra appena la punta la bagnava? non ho altro modo di descrivermi se non come un’accumulatrice seriale di fogli, in crisi di astinenza da carta paglia.